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calze gialle con accenti viola

CAPPELLI E CALZINI

Il teatro disegnato

con Elisa Zanolla e Margherita Allegri

... allora vuoi dire che se racconto delle storie, poi loro prendono vita e diventano immagini?...

... allora vuoi dire che se disegno delle immagini, poi loro prendono vita e diventano storie?...

 

In scena sono un panello ed un leggio... cappelli e calzini qua e là. Questo spettacolo racconta di cappelli e calzini.

Di cappelli e calzini? Si... E di tutti colore che, indossandoli, fabbricandoli, immaginandoli nelle fogge più svariate li trasformano in storie da raccontare e da disegnare.

Quella del cappello è una vita lunga quanto quella dell'uomo che lo ha ospitato sulla sua propria testa... Il cappello cela il capo ma sotto di lui anche il volto muta il proprio aspetto in un gioco che lo rende davvero strumento di magia. Mettersi il capello, togliersi il cappello, cambiare cappello: gesti che si compiono sul palcoscenico quotidiano per assumere ruoli diversi, per cambiare la propria immagine e forse le proprie idee, uno spettacolo di complicità in cui uomo e cappello sono entrambi primi attori e, perché no, che possa di nuovo essere tolto dal capo per rendere omaggio ad una signora che sappia apprezzare il gesto di antica galanteria.

E i calzini? Loro sono buffi, divertenti, performantici e a volte anche puzzolenti. Tutti da disegnare e raccontare.

Per chi disegna lasciarsi influenzare dal racconto o da una musica può risultare un gioco affascinante ed è suggestivo riprodurre in immagini le parole, trasformare le note in segni, le pause in vuoti, i toni in colori.

Per chi racconta lasciarsi influenzare dal disegnatore o da una musica risulta un gioco affascinante ed è suggestivo tradurre in parole le immagini, trasformare i vuoti in pause, i colori in toni...

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