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GIONA, LA FORESTA E LE STELLE

Attrice: Elisa Zanolla

Regia: Egidia Bruno

Chi sono? Dove sto andando? Perché?

Grigio, palazzi, metropolitane, shopping il sabato pomeriggio sul corso principale, scale mobili, automobili, un grande schermo che ti parla in continuazione di quello che devi fare, gente…. Parole di gente, sguardi di gente, silenzi di gente…. Gente… e tra tanta gente da una foresta lontana è arrivato Giona. Chi è? Dove sta andando? Perché? Giona è un giovane orso pieno di speranze ed energie, pronto a conquistare il mondo, che ha raggiunto l’età della scelta: deve lasciare la madre e trovare la sua strada. Trova lavoro nel circo di un lontano cugino, prima come orso di fatica poi come foca ballerina, e nel giro di poco raggiunge il successo, fino a diventare la foca ballerina più nota di tutta la nazione.  Orso o foca? Foca o orso? Applausi… Ma c’è qualcosa che non lo lascia tranquillo, un’inquietudine profonda gli dice che in qualche modo quella non è la sua strada. In una serata veramente malinconica torna nella sua foresta, dove si scontra con il padre che però lo aiuterà a trovare la via… la via per le stelle.

Lo spettacolo è liberamente ispirato alla favola “Storia di Giona, l’orso che divenne foca” di Giovanni Benzi.

A partire da un intenso lavoro sul testo dell’attrice con l’autore, L'Altra Luna mette in scena la storia di Giona usando parole, corpo e musica nella loro semplicità e nella loro potenza. Rivolto ai bambini, ha fino ad ora affascinato anche il pubblico adulto, per la capacità di comunicare i temi portanti della storia su più livelli.

NOTE TECNICHE

  • Spazio di palcoscenico di 8 x 6.

  • Fondale uniforme preferibilmente nero.

  • Se lo spazio è particolarmente grande o all’aperto un radiomicrofono a spillo (se all’aperto meglio ad archetto).

  • Prese per luci vicine, se non addirittura nello spazio palco.

  • Durata dello spettacolo: circa 50 minuti.

  • Età consigliata: dagli 8 anni in su.

 

Il PROGETTO LIBRO: SOS emergenza umanitaria!

 

Pubblicato da L'Altra Luna e illustrato da Graziano Vitale, che ha seguito ogni aspetto della sua produzione (ha infatti curato, oltre alle illustrazioni, anche l’aspetto grafico e l’impaginazione) il libro ha un formato a fisarmonica e un poster all'interno. La distribuzione e la vendita collegate allo spettacolo andranno a finanziare 'Lodi per Mostar", una piccola organizzazione umanitaria, aderente al Consorzio Italiano di Solidarietà, costituita da insegnanti del territorio lodigiano e con cui 'L'Altra Luna' collabora da anni.

LpM opera in Italia, in progetti scolastici di incontro e di intercultura e nell’accoglienza e tutela di profughi, richiedenti asilo, rifugiati; è presente nei paesi dell’Europa orientale e balcanica (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Moldavia, Serbia) con progetti di cooperazione e promozione della società civile. Nelle situazioni di emergenza umanitaria e di ricostruzione sociale, LpM ha attenzione costante per le persone più vulnerabili: anziani, donne, bambini. Attualmente coordina il progetto Incontri di lingue e culture, per l’inserimento e il successo scolastico dei minori stranieri nella provincia di Lodi; fornisce supporto materiale e didattico alla Scuola dell’infanzia di Vukanovici in Bosnia Erzegovina, raro esempio di convivenza tra nazionalità in un comune poverissimo; sostiene la scolarizzazione di bambine e bambini rom profughi nella Serbia meridionale con le loro famiglie, vittime dimenticate della lunga guerra balcanica.

 

Perché questa favola di Cristina Balzaretti (Insegnante e psicopedagogista ANPE)

Il bambino è troppo piccolo per pensare nei termini razionali; così si affaccia al mondo, cercando di ordinare gli stimoli che gli provengono da esso, costruendosi una "mappa" di significati stabili. La lunga fase dei perché è una tappa di questo percorso. La favola parla dei perché, cioè del significato di ciò che accade. Il mondo fantastico è dove il bambino vive la sua quotidianità: è il mondo della magia primitiva, in cui tutto è animato. E' un mondo di battaglie, di lotte, di vittorie e sconfitte drammatiche. La favola è il racconto più vicino ai bambini perché i personaggi sono animali però con caratteristiche, sentimenti e pensieri umani.

Giona affronta una serie di argomenti importanti per la crescita: la famiglia, il distacco, le esperienze, le scelte, l'identità, il riconoscimento, la separazione e il ricongiungimento…e anche di un argomento "impegnativo": la morte.

Argomento difficile in una cultura in cui la morte continua ad essere negata e disprezzata, quasi che "morto" sia una nuova parolaccia.

La comprensione della morte è un processo che dura tutta la vita, dall'infanzia alla vecchiaia; e dei molti modi in cui la morte è trattata, il tentativo di ignorarla è quello che ha maggiori probabilità di fallire. Perciò la morte non può essere negata o minimizzata: fa parte della vita e rende possibile la vita stessa.

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